PIEMONTE
MOLE ANTONELLIANA
Simbolo di Torino e d’Italia
PIEMONTE
MOLE ANTONELLIANA
Simbolo di Torino e
d’Italia
PIEMONTE
MOLE ANTONELLIANA
Simbolo di Torino e d’Italia
Mole Antonelliana (Torino)
È stata la costruzione in muratura più alta del mondo, un simbolo di Torino e d’Italia
La Mole Antonelliana, per chi viene a visitare Torino, è il primo monumento che si va cercando.
Turisti del fine settimana, stranieri, viaggiatori professionisti vagano per le vie del centro con il naso all’insù e lo sguardo attento, mentre dagli smartphone che stanno consultando proviene una voce metallica che vorrebbe essere d’aiuto: “Svoltare a destra”, “Prosegui dritto poi svolta a sinistra”.
Ma lei dov’è?
“La Mole”, come la chiamano comunemente i torinesi, si nasconde e non si fa vedere.
In effetti se la vostra passeggiata a piedi inizia da Piazza Castello, cuore e fulcro della città, non la vedrete facilmente.
Eppure è imponente, una signora alta ed elegante di quasi 186 metri.
Ma si sa, come tutte le dame sabaude, un po’ snob e un po’ dispettose, “La Mole” ama farsi desiderare e gioca a nascondino.
Turisti del fine settimana, stranieri, viaggiatori professionisti vagano per le vie del centro con il naso all’insù e lo sguardo attento, mentre dagli smartphone che stanno consultando proviene una voce metallica che vorrebbe essere d’aiuto: “Svoltare a destra”, “Prosegui dritto poi svolta a sinistra”.
Ma lei dov’è?
“La Mole”, come la chiamano comunemente i torinesi, si nasconde e non si fa vedere.
In effetti se la vostra passeggiata a piedi inizia da Piazza Castello, cuore e fulcro della città, non la vedrete facilmente.
Eppure è imponente, una signora alta ed elegante di quasi 186 metri.
Ma si sa, come tutte le dame sabaude, un po’ snob e un po’ dispettose, “La Mole” ama farsi desiderare e gioca a nascondino.
Info:
Indirizzo: Via Montebello, 20
Comune: Torino
Tel.: 011-8138560
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Info:
Indirizzo: Via Montebello, 20
Comune: Torino
Tel.: 011-8138560


La troverete peregrinando qua e là, ma solo dopo esservi persi, con stupore e delizia, tra facciate barocche, caffè storici, gallerie, teatri e piazzette che sembrano bomboniere. Poi finalmente imboccherete via Po, direzione Piazza Vittorio Veneto, e stando attenti ad azzeccare la giusta traversa sulla sinistra (via Montebello) la vedrete: eccola, La Mole, con la sua struttura panciuta e rigonfia, come un’ampia gonna da ballo, il corpo esile e una stella in cima che pare un copricapo vezzoso.
L’architetto Antonelli, padre della Mole, la creò nel 1889 votandola ad una vita religiosa (avrebbe dovuto ospitare una sinagoga), ma lei preferì diventare simbolo dell’unità d’Italia e monumento nazionale. Così austera e maestosa, La Mole ama stare in centro, in mezzo al movimento e al via vai di giovani; a qualsiasi ora del giorno e della notte osserva e controlla dall’alto, con occhio materno e attento, gli studenti della vicina università che riempiono i dehors dei bar e librerie, tra schiamazzi, risate, musica e tintinnii di bicchieri e tazzine.
L’architetto Antonelli, padre della Mole, la creò nel 1889 votandola ad una vita religiosa (avrebbe dovuto ospitare una sinagoga), ma lei preferì diventare simbolo dell’unità d’Italia e monumento nazionale. Così austera e maestosa, La Mole ama stare in centro, in mezzo al movimento e al via vai di giovani; a qualsiasi ora del giorno e della notte osserva e controlla dall’alto, con occhio materno e attento, gli studenti della vicina università che riempiono i dehors dei bar e librerie, tra schiamazzi, risate, musica e tintinnii di bicchieri e tazzine.



Tra le sue grandi passioni la cinematografia. Dal 2000 le viscere della Mole ospitano il Museo Nazionale del Cinema tra installazioni multimediali, percorsi interattivi e numerose mostre temporanee.
Una volta all’anno La Mole si tira a lucido e veste l’abito delle grandi occasioni. Sono i giorni del Torino Film Festival, perché anche Torino come Venezia, Cannes o Roma ha il suo red carpet e il suo défilé di attori, registi e ospiti internazionali.
Se questa meravigliosa signora vi ha ammagliato con il suo fascino misterioso e vi ha incuriosito, potete conoscerla meglio e vederla più da vicino salendo sull’ascensore che vi porterà ad 85 metri di altezza. Una volta arrivati vi troverete nel cosiddetto “tempietto” o meglio un balconcino panoramico.
Da qui la vista vi lascerà senza fiato. La città vi sembrerà una tela dipinta da un audace pittore: con una panoramica a 360 gradi i vostri occhi si poseranno sui tetti diseguali delle case, i grattacieli vecchi e nuovi, le strade dritte e squadrate, la nebbia che avvolge Superga, le macchie verdi dei numerosi parchi cittadini, le case scintillanti della collina e per finire ammirerete la corona della Alpi. Nelle mattine invernali, quando il cielo è terso e limpido e l’aria frizzante e pulita, vi sembrerà di toccare la cima delle montagne innevate allungando semplicemente una mano.
Una volta all’anno La Mole si tira a lucido e veste l’abito delle grandi occasioni. Sono i giorni del Torino Film Festival, perché anche Torino come Venezia, Cannes o Roma ha il suo red carpet e il suo défilé di attori, registi e ospiti internazionali.
Se questa meravigliosa signora vi ha ammagliato con il suo fascino misterioso e vi ha incuriosito, potete conoscerla meglio e vederla più da vicino salendo sull’ascensore che vi porterà ad 85 metri di altezza. Una volta arrivati vi troverete nel cosiddetto “tempietto” o meglio un balconcino panoramico.
Da qui la vista vi lascerà senza fiato. La città vi sembrerà una tela dipinta da un audace pittore: con una panoramica a 360 gradi i vostri occhi si poseranno sui tetti diseguali delle case, i grattacieli vecchi e nuovi, le strade dritte e squadrate, la nebbia che avvolge Superga, le macchie verdi dei numerosi parchi cittadini, le case scintillanti della collina e per finire ammirerete la corona della Alpi. Nelle mattine invernali, quando il cielo è terso e limpido e l’aria frizzante e pulita, vi sembrerà di toccare la cima delle montagne innevate allungando semplicemente una mano.

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