PIEMONTE

LA REGGIA

Affascinante dimora di villeggiatura Reale

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PIEMONTE

REGGIA DI
VENARIA

Affascinante dimora di
villeggiatura Reale

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PIEMONTE

LA REGGIA

Affascinante dimora di villeggiatura Reale

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La Reggia (Venaria Reale - TO)
Una delle splendide Residenze Sabaude Patrimonio Unesco

Anche Torino ha la sua Versailles, e si chiama Venaria Reale.
Se state sognando di visitare saloni sfarzosi e finemente decorati, dove un tempo si svolgevano feste e balli con nobili dame e cavalieri, o se state immaginando di passeggiare in splendidi giardini tra aiuole in fiore, roseti e piccole fontane, custodi di pettegolezzi e segreti di corte, siete nel posto giusto.
Correva l’anno 1658, quando Carlo Emanuele II di Savoia commissionò la costruzione della Reggia di Venaria all’architetto Amedeo di Castellamonte. In Francia regnava suo cugino, il famoso Luigi XIV, meglio conosciuto come Il Re Sole. Il progetto, e ancor più il risultato, piacque talmente tanto che i cugini francesi, ci copiarono l’idea per avviare la costruzione di quella che sarebbe diventata Versailles. Ecco cos’era Venaria per Carlo Emanuele II: una “seconda casa”, una dimora di villeggiatura in cui trasferire tutta la corte, un luogo dove poter dare spazio alle frivolezze, agli amori clandestini e all’altra sua grande passione, la caccia.
L’arte venatoria è infatti la più celebrata all’interno della Reggia: numerose sono le rappresentazioni di Diana, dea della caccia, della natura, della luna e protettrice degli animali.

Info:
Indirizzo: Piazza della Repubblica, 4
Comune: Venaria Reale (TO)
Tel.: 011-4992333
Periodo consigliato: primavera, estate

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Info:
Indirizzo: Piazza della Repubblica, 4
Comune: Venaria Reale (TO)
Tel.: 011-4992333
Periodo consigliato: primavera, estate

Diana è dedicata la maestosa Sala che si trova proprio al centro dell’edificio. Dopo aver sollevato gli occhi per ammirare gli stucchi, la volta affrescata con immagini mitologiche e dopo aver passato in rassegna gli enormi ritratti equestri dei duchi e della corte, affacciatevi ad una delle finestre che volgono sui giardini: il vostro sguardo verrà rapito dalla bellezza geometrica dell’Allea Centrale, tra il Tempio di Diana e la Fontana d’Ercole per poi perdersi verso l’infinito.
Sempre alla dea della caccia è dedicata la Galleria di Diana o Galleria Grande. Quando scosterete la pesante tenda che vi separa dall’ingresso, non potrete fare a meno di esprimere la vostra meraviglia.
Una luce accecante e bianchissima filtra da 44 finestroni che si affacciano su entrambi i lati della galleria e i raggi del sole vengono riflessi sugli stucchi, le cornici e le lesene in un gioco di contrasti e ombre che vi lasceranno a bocca aperta.

Ma ad ipnotizzarvi non sarà solo il bagliore del soffitto e delle decorazioni: sotto i vostri piedi si aprirà un’enorme scacchiera composta di innumerevoli piastrelle bianche e nere che, alternandosi, vi condurranno agli appartamenti dell’erede al trono.
Superati questi, giungerete alla sontuosa Cappella di Sant’Uberto, protettore dei cacciatori. Lo sapevate che nel 1600 ogni 3 novembre, giorno dedicato al Santo, durante la messa venivano fatti entrare in chiesa cani, cavalli, falchi ovvero tutti gli animali utili alla caccia? Oggi, nella stessa ricorrenza, è possibile partecipare alla celebrazione accompagnati dai nostri amici a quattro zampe.
Finalmente si esce all’esterno ed è tempo di godere della meraviglia dei giardini. Concedetevi una passeggiata in totale relax tra le aiuole fiorite e ben curate e la geometria perfetta delle siepi.
Mentre vi riposate su una panchina all’ombra di un roseto non stupitevi se improvvisamente vi imbatterete in un giocoliere o in un equilibrista: sono artisti del teatro contemporaneo che come i giullari di un tempo, divertono e intrattengono grandi e piccoli.
Tra una passeggiata, un caffè o un gelato al gianduia, di tanto in tanto controllate l’orologio: allo scoccare di ogni ora nella Corte d’Onore va in scena il Teatro d’Acqua, una coreografia di luci, suoni e musiche che animano la Fontana del Cervo.
Uno spettacolo a cui non potete rinunciare per chiudere in bellezza la vostra visita alla Reggia.

Se siete tra quelli che muoiono dalla voglia di scoprire altre dimore storiche appartenute ai reali di Casa Savoia, non dimenticate che a pochi passi dalla Reggia di Venaria (letteralmente, è possibile arrivarci camminando in meno di mezz’ora) si trova Il Castello della Mandria e il suo enorme Parco Naturale.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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